Mondo

Domenica di Pasqua e lunedì dell’Angelo

Al quartier generale di Damasco Fabio si ricongiunge all’équipe di Movimondo. La gente intanto prova a festeggiare la Pasqua, ma il clima è preoccupato: gli affari vanno male. Si pensa a Bagdad

di Fabio Amici

Il clima qui a Damasco è decisamente festivo. La comunita’ cristiana damascena si prepara alla Pasqua. Le chiese sono affollate e intere famiglie sciamano per le vie del suk e nelle strade del quartiere cristiano. Non ci sono segni particolare di tensione anche se le poche parole che si possono scambiare con taxisti o negozianti, rivelano irritazione e disappunto, gli affari vanno non bene, i turisti e gli stranieri sono spariti, a causa della guerra e chissà quando si tornerà a fare affari. La Pasqua è riconosciuta ed e’ ufficiale giorno festivo per la Siria. Dall’altra parte, da Baghdad giungono le prime notizie da Jose’ e Mario di MDM Spain. La prima impressione, dicono, è che la situazione non è così drammatica come i media continuano a proporre. La gente è molto impaurita, questo è vero, ma si comporta con molta dignità, se ne sta per lo più chiusa in casa. Hanno trovato sistemazione e si sono recati a visitare due centri ospedalieri. Il primo è in buone condizioni generali, è operativo, seppur tra molte difficoltà, mancano acqua potabile e elettricità. Molti sono i casi di infezione e cancrena dovuta alla mancanza di disinfettanti e di antibiotici, ma la notizia più notevole riguarda le richieste del direttore sanitario, dice “c’e’ bisogno di alcuni tipi di medicinali di equipaggiamento, ma non abbiamo bisogno di medici o personale straniero, c’e’ il nostro, grazie”. Lo stato di cose è confuso, c’é un grave vuoto di potere, e solo l’iniziativa personale di alcune persone rende possibile mandare avanti certe attivita’ quali gli ospedali. La visita ad un altro ospedale della città ha rivelato una realta’ completamente diversa. I locali sono stati spogliati di tutto, mancano letti, attrezzature, arredi, materiale ed equipaggiamenti, non c’e’ personale nelle corsie, tutto è deserto. Qui a Damasco, intanto aspettiamo Stefania, ingegnere che si dovra’ occupare di wat san. Con Giovanni e Marie Helene saremo a Baghdad entro fine settimana prossima assieme ad un team di medici di MDM spain..


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